Aperitivo al buio per M’illumino di meno
Venerdì 1 marzo è stata la giornata di M’illumino di meno, e il circolo di monza di Legambiente l’ha celebrato con un aperitivo al buio organizzato con l’Unione Ciechi, sempre di monza.
Ci siamo trovati al Centro Civico Triante, dove l’aperitivo era stato apparecchiato e veniva servito dai ragazzi della scuola Martin Luther King che con l’Unione Ciechi e la Polisportiva FreeMoving stanno facendo l’alternanza scuola-lavoro.
Ci siamo seduti e qualcuno ha soffiato sulle piccole candele sui tavoli, così il buio è diventato totale. In un primo momento, quando ci si assesta in questo nuovo contesto, sembra che ci siano delle onde, dei movimenti intorno a noi; poi il buio diventa totale. Il suono si amplifica: eravamo parecchi, e siamo stati avvertiti di parlare a bassa voce perché altrimenti saremmo usciti con il mal di testa. E pare che siamo stati pure obbedienti, ci ha detto Luca Aronica, il presidente dell’Unione Ciechi di monza. Ciò nonostante la mia impressione, e non solo mia, è stata di un assordante rumore di fondo che mi rendeva difficile ascoltare la mia propria voce e quella della mia dirimpettaia e della mia vicina.
Il cibo era molto buono e facile da mangiare. Versarsi l’acqua nel bicchiere non ho osato, ma qualcuno al mio tavolo l’ha fatto per tutti, non so come… forse perché era un ingegnere e ha studiato l’organizzazione dello spazio?
Dopo un po’ mi sono sentita così immersa in questa nuova realtà che quando hanno riacceso le luci ci ho messo un po’ ad abituarmi. Non so come sarebbe stato muoversi in quello spazio, ma mi ha colpito che i ragazzi che ci servivano a tavola ci hanno detto: mi metto dietro di te e ti tocco la spalla prima di metterti il piatto davanti.
Allora ho pensato che forse non vedersi ci potrebbe costringere a una vicinanza anche fisica, di gesti, e che toccarsi, con delicatezza e gentilezza, ogni tanto, farebbe a tutti molto bene…
Insomma è stata un’esperienza che porteremo ancora con noi nei prossimi giorni, e che ci farà riflettere, oltre il semplice risparmio di energia elettrica, su quanto invece non c’è da risparmiare nelle relazioni tra noi umani, e di quanto le differenze ci possono aiutare a capire meglio anche noi stessi.
Grazie dunque ai nostri ospiti e in particolare all’Unione Ciechi.