Era questo il titolo dell’Assemblea dei circoli di Legambiente, che si è tenuta da venerdì 21 a domenica 23 ottobre a Rispescia.
Rispescia è un posto speciale, per Legambiente. Io non c’ero mai stata e però appena arrivata lì ho capito che non era un caso che fosse quello “il posto di Legambiente”. A pochi chilometri dal mare, nella campagna della Maremma, in quel pezzo di Toscana che sta fuori dal turismo e dalle mete artistiche e frequentate. Era anche fuori stagione, certo, e quindi la pace e la calma erano diffuse e palpabili.
Le sessioni plenarie e i laboratori si sono tenuti in un tendone e in varie salette della struttura, un ex orfanatrofio, che ha anche delle stanze, una mensa, un ecomercato e vari altri spazi. Siamo stati anche molto fuori, per fortuna, perchè pur con tante nuvole il tempo è stato mite e piacevole.
Eravamo tanti. Venivamo da tutta Italia.
E quello che mi ha colpito, e che posso dire è una cosa che mi piace molto di Legambiente, è la varietà.
Varietà di volti, di età, di modi di porsi e di parlare.
Varietà di proposte e di attività, perché non c’è un circolo che faccia la stessa cosa degli altri. E dalle iniziative degli altri vengono idee, illuminazioni, soluzioni.
I temi sono i nostri. L’ambiente, la mobilità, l’energia rinnovabile. La necessità del cambiamento, ma fatto con il contributo di tutti. La giustizia, sociale e ambientale. Dare a tutti una voce, coinvolgere senza stravolgere, rispettare le persone tanto quanto la natura. Tantissimi temi, declinati in mille modi diversi.
È stato bellissimo. Ringrazio l’organizzazione, ringrazio il gruppo della Lombardia con cui ho fatto un viaggio avventuroso e divertente.
E ringrazio sempre Legambiente per essersi fatta trovare, un giorno che non me l’aspettavo, avermi accolto tra i suoi, avermi dato spazio per fare e pensare e contribuire.