cigno

 

Circolo Alexander Langer – monza

 

monza, 29.10.2014                                                                                                     Comunicato stampa

 

 

La débâcle di monza

 

Città a tre velocità: lente, lentissime, statiche. monza in retromarcia.

Questo il quadro che emerge dalla ventunesima edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore.

Inquinamento atmosferico a livelli d’emergenza e tasso di motorizzazione in crescita, gestione dei rifiuti altalenante e trasporto pubblico in crisi sono i fattori critici delle città italiane.

“Al suo ventunesimo anno, Ecosistema Urbano ripete con evidenza che c’è bisogno di una strategia positiva e lungimirante di trasformazione delle città” Dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza “Quello che davvero manca è la capacità di immaginare il traguardo, il punto d’arrivo verso cui  tendere, sia nel breve che nel lungo o lunghissimo periodo. In assenza di obiettivi chiari e ambiziosi” – prosegue Cogliati Dezza –“le nostre città non andranno da nessuna parte, schiacciate come sono da logiche parziali e settoriali, a compartimenti stagni”.

monza, rispetto agli anni passati, perde diverse posizioni nella classifica di Ecosistema Urbano2014. Ottantacinquesima su 104 città valutate. Ultima tra le città lombarde, penultima tra quelle dell’Italia Settentrionale dove molte città hanno migliorato le loro posizioni. monza è retrocessa in serie Zeta”. Precisa Atos Scandellari presidente del locale circolo Legambiente. “Da una prima analisi dei singoli indicatori si evince che sono i parametri su cui la decisione politica è importante che hanno “contribuito” a portare monza nelle posizioni basse della classifica di Ecosistema Urbano. Gli alti livelli di inquinamento atmosferico, le scarse opportunità per le mobilità alternative e ciclabili, le modeste politiche energetiche sono i valori da sempre trascurati da tutte le Amministrazioni comunali. Anche l’alto indice di motorizzazione cittadino si lega al mancato coraggio politico nel adottare soluzioni che avrebbero potuto migliorare questi indici.

Da anni le associazioni ambientaliste locali” prosegue Scandellari “chiedono all’Amministrazione comunale un impegno forte e determinato su queste problematiche, che incidono anche sulla salute dei cittadini, ma ancora non si è visto nulla di determinante. Le iniziative sono ridotte ad interventi sporadici, alla profusione di tante parole ed alla cementificazione della città”.

Al fine di contribuire ad una maggiore sostenibilità delle politiche urbane nell’ottica territoriale ed ecosistemica, il circolo Legambiente di monza auspica un maggior coinvolgimento in qualità dei stackeholder nelle gestione dei processi decisionali sulle trasformazioni del territorio a partire dal PGT e dai documenti ad esso correlati.

 

RELAZIONE

L’edizione di quest’anno utilizza 8 indicatori in meno rispetto a quella precedente e le aree tema­tiche di riferimento diventano 5. Il sistema dei pesi è stato quindi rivisto in modo da redistribuire i valori in modo da mantenere una certa coerenza con il passato. La mobilità, avendo inglobato al suo interno le isole pedonali, vede aumentare il peso complessivo al 35%, seguita dall’aria al 23%, i rifiuti al 18%, l’acqua al 14% e l’energia al 10%.

Le aree tematiche sono costituite dai seguenti indicatori:

  • Aria: PM10, NO2, Ozono (O3).
  • Acqua: depurazione; dispersione; consumi idrici.
  • Rifiuti: produzione rifiuti; raccolta differenziata.
  • Mobilità: passeggeri del trasporto pubblico locale; offerta MTP; Modal Share spostamenti in auto e moto; tasso di motorizzazione auto; tasso di motorizzazione moto; incidentalità stradale; piste ciclabili (equi­valenti); isole pedonali.
  • Energia: consumi elettrici domestici; energia rinnovabile solare.

 

ANALISI

Indicatore aria: i livelli medi di inquinamento sono leggermente diminuiti grazie alla piovosità del 2013 che ha favorito la dispersione degli inquinanti (soprattutto PM10).

Indicatore acqua: monza è migliorata in tutti e tre i parametri.

Indicatore rifiuti: abbiamo ridotto la produzione pro-capite ed aumentata la raccolta differenziata.

Indicatore mobilità: l’incidentalità stradale, quest’anno, è peggiorata ed ha annullato i leggeri miglioramenti conseguiti dai restanti parametri.

Indicatore energia: i consumi di energia pro-capite sono diminuiti mentre sono aumentate le fonti alternative installate dall’Amm.ne Comunale.

 

CONCLUSIONI

tabella

Nonostante i leggeri miglioramenti nei singoli parametri, la posizione della città, nell’Ecosistema Urbano 2014, è peggiorata in quanto molte città lombarde hanno fatto meglio di noi (Milano, Lecco, ecc.) o partivano da un punteggio migliore (Brescia). Vedi la tabella successiva.

Altro elemento penalizzante per monza è stata l’esclusione, negli indicatori, delle aree verdi fruibili che, grazie al Parco di monza, ci inseriva tra le prime nella classifica nazionale.