cigno

Pm10 fuori dai limiti

La Lombardia di nuovo avvolta in una cappa di smog.
Legambiente scrive ai sindaci perché intervengano subito con azioni coordinate e incisive.
Gli 8 punti indispensabili per contrastare l’emergenza inquinamento

Allarme smog, ci risiamo e Legambiente manda una lettera aperta ai sindaci dei capoluoghi lombardi e a quelli della città metropolitana milanese perché intervengano con misure che possano contrastare da subito queste fasi di emergenza. Gli ambientalisti hanno inviato ai sindaci un appello che contiene anche 8 mosse essenziali, secondo Legambiente, da mettere in campo quando lo smog tocca valori alti come in questi giorni e le previsioni non fanno ben sperare per il futuro.

Sabato sarà il decimo giorno consecutivo di superamento dei 50 microgr/mc di PM10.” Precisa Atos Scandellari, presidente del locale circolo Legambiente. “Questo è quello che ci dice la centralina di monza Parco. Ci auguriamo che i nostri amministratori se ne siano accorti e prendano provvedimenti immediati”.

In questi giorni i valori di polveri sottili stanno nuovamente tornando a livelli di emergenza – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – e nel fine settimana saremo in piena emergenza smog. Le previsioni metereologiche di Arpa Lombardia, infatti, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Di fronte a questa situazione, non vediamo una risposta chiara e univoca da parte delle amministrazioni locali interessate dalla maggior concentrazione di polveri sottili – né per altro di Regione Lombardia. Il rischio è di andare di nuovo in ordine sparso anche per affrontare questa ennesima emergenza”.

Gli 8 punti che Legambiente ha inviato agli Amministratori della Città Metropolitana milanese e sindaci dei capoluoghi lombardi:

  1. I comuni sottoscrivano al più presto i protocolli per gli interventi urgenti in materia di inquinamento atmosferico. Ci riferiamo in particolare a quelli proposti dalla Città metropolitana milanese e dalla provincia di Bergamo che dettano prescrizioni concertate in caso di emergenza smog;
  2. si invitino i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici locali anche tramite l’adozione di agevolazioni tariffarie concordate con le aziende di trasporto pubblico. Un piccolo contributo questo che si metterà in atto una maggiore sensibilizzazione sul tema;
  3. si istituiscano da subito le aree di divieto al traffico. Pensiamo, in particolare, a fasce di protezione attorno agli edifici scolastici – Area B, Area Bambino – vietando il parcheggio in prossimità delle entrate, favorendo la messa in pratica dei Pedibus e dell’uso della bicicletta;
  4. si potenzino (e/o si introducano) i controlli sui caminetti e le stufe a legna, vietati nel periodo aprile-ottobre;
  5. si avvii una campagna straordinaria di controlli sulle caldaie a gasolio;
  6. si intensifichino i controlli stradali sulle auto inquinanti oggetto dei divieti di circolazione regionale;
  7. si riducano le velocità degli autoveicoli in città, si facciano rispettare i limiti già imposti e si vieti il transito ai veicoli diesel, indicando, ad esempio per gli autotrasportatori, fasce orarie per il carico e scarico al di fuori di quelle di maggiore concentrazioni di polveri;
  8. si potenzino le piste ciclabili e le aree a 30 km/h;
  9. dal 10° giorno consecutivo anche se feriale, si attivi il blocco totale del traffico a fasce orarie predefinite (ipotizziamo 9,00-12,00, 14,00-17,00), chiedendo contestualmente l’aumento delle corse del trasporto pubblico per attenuare i disagi per i cittadini.

Quelle che chiediamo agli amministratori di prendere in considerazione – conclude Meggetto – sono misure che si devono aggiungere a quelle strutturali, per queste ultime dovrebbe essere fruttato il tempo tra un’emergenza e l’altra, considerata la complessità degli interventi. Dobbiamo agire subito e con la giusta urgenza, visto che questa potrebbe essere la prima di una serie di emergenze che ci troveremo ad affrontare in questo 2016”.

 

LEGAMBIENTE monza

Il presidente