Ecco il commento di un giovane volontario del nostro circolo che ha partecipato allo Sciopero Globale del Clima.

” Il 1 ottobre siamo scesi in piazza di nuovo.

L’ultimo corteo era del novembre 2019. Ma ora che è di nuovo possibile far sentire la propria voce, i Fridays for future sono scesi di nuovo in piazza per richiamare l’attenzione sul clima, al fianco di numerose associazioni. “No empty promises” è risuonato forte, come un monito che saliva dalla folla di ragazzi e associazioni riunitisi a Milano.

Di fronte a governi che stipulano accordi per poi sistematicamente non rispettarli, bisogna alzare la voce.

La rete Climate Open Platform, che riunisce molte associazioni, chiede il riconoscimento a livello internazionale del diritto al clima stabile come un diritto fondamentale. Inoltre fa emergere la necessità di cancellare il debito dei paesi più poveri, di una legge contro le delocalizzazioni e di una tassa sulla speculazione finanziaria.

Di certo non sono cose facili, ma sono necessarie per garantire un futuro sereno a tutte le generazioni di tutto il mondo.

Personalmente mi sento preoccupato per il futuro che ci aspetta.

Ci vuole un sostanziale cambio di rotta.

Ma la manifestazione mi ha fatto sentire che i miei pensieri sono condivisi.

Con cartelloni, discorsi, musica e danze, ognuno porta le proprie idee: meno plastica, cambiamo l’alimentazione, spostiamoci in bici, fermiamo la cementificazione. Tutto questo per  un obiettivo comune: ottenere giustizia. Sarà difficile coordinare tutte le idee e le proposte esposte, ma ne vale la pena. È venuto il momento di agire.”