IL LENTO RECUPERO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA CITTADINA

 

Nel 2014 i lombardi hanno respirato l’aria meno inquinata di sempre. Un trend positivo quello che appare, al primo sguardo, dal consuntivo delle centraline nelle città capoluogo, tracciato anche quest’anno da Legambiente Lombardia . Sono diminuite le giornate di superamento del limite di 50 mg/mc di polveri sottili: per la UE queste non dovrebbero superare le 35 nell’arco dell’anno, e ce l’hanno fatta solo Como, Varese, Lecco e Sondrio (4 città su 12). Tutti gli altri capoluoghi restano abbondantemente oltre la soglia di tolleranza europea. monza è quinta con 71 giorni.

Nessuna città ha superato il valore medio annuale di 40 microgr/mc di PM10. Complessivamente, e in soli 3 anni, la riduzione media delle concentrazioni sarebbe pari al 25%. Per avere un’idea della rilevanza di questo miglioramento, stando alle statistiche sanitarie, se esso proseguisse determinerebbe un aumento di oltre un anno nella speranza di vita dell’intera popolazione delle città lombarde!

Tutto bene dunque? Purtroppo NO!. Infatti questi dati non sono – se non in minima parte – il risultato di una riduzione delle immissioni di inquinanti nell’aria, bensì sono l’esito di un andamento climatico decisamente anomalo per quanto riguarda le piogge, a cui spetta la gran parte del merito di aver abbattuto i veleni dell’aria; soprattutto per quelle invernali. Ecco spiegato il ‘miracolo a Milano’: non abbiamo inquinato meno, ma è giunto un aiuto dal cielo, sotto forma di piogge, intense e persistenti!

Certo nessuno è in grado di predire l’andamento climatico degli anni a venire, ma un ritorno alla normalità del regime delle precipitazioni di sicuro farà risalire le concentrazioni degli inquinanti a valori simili a quelli degli anni passati, a meno di forti interventi regolativi da parte delle istituzioni pubbliche. Interventi che, inutile ribadirlo, riguardano in primo luogo la mobilità e i trasporti che restano la fonte primaria di immissioni di polveri sottili e loro precursori gassosi nell’atmosfera cittadina. Dobbiamo forse attendere il “diluvio universale” per risanarci i polmoni?

La lotta allo smog non si vince confidando negli aiuti dal cielo – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – ma sviluppando servizi efficienti di mobilità collettiva. Esattamente il contrario di quanto sta avvenendo in Lombardia, dove la riforma del Trasporto Pubblico Locale è miseramente fallita; l’azienda ferroviaria regionale peggiora progressivamente le proprie prestazioni, si tolgono risorse agli autobus e, allo stesso tempo, si finanziano le autostrade private”.

Ci preoccupa molto il depotenziamento del trasporto pubblico monzaese. – prosegue Atos Scandellari, presidente del locale circolo di Legambiente – La minore attrattività di questo servizio, soprattutto con i comuni limitrofi, porterà inevitabilmente ad un aumento del traffico cittadino. L’effetto che si otterrà sarà un aumento dei livelli di inquinamento, rispetto agli anni passati. Riteniamo necessario che, per supplire a questo possibile incremento, debbano essere attivati, nel 2015, tutte le altre forme di mobilità alternative, a partire dalla fermata monza Est delle ferrovie, delle vie a 30Km/h  e dal potenziamento delle piste ciclabili”.

 

Andamento del PM10 negli ultimi cinque anni

Valore medio annuale di PM10, microgr/mc

Pm2014_1

Giorni di superamento

Pm2014_2

 

 

 

LEGAMBIENTE monza

Il presidente