Il primo importante passo è stato fatto per poter recuperare l’area agricola posta a nord di via della Offelera, nel quartiere di Sant’Albino.
Nella giornata di giovedì 23 Maggio, su disposto della Procura della Repubblica, la Polizia Municipale di Monza ha messo i sigilli all’area utilizzata, da più di un anno, come deposito di automezzi pesanti. Questa attività è stata realizzata su un terreno di circa 8.000 mq che il PGT di Monza e il PTCP provinciale vincolano ad area agricola.
Il 19 e il 20 Aprile 2018 abbiamo scritto, e consegnato, agli organi preposti al controllo del territorio, di Comune e Provincia. Abbiamo collaborato con i comitati locali per sensibilizzare, ulteriormente, le istituzioni e i cittadini. In diverse occasioni abbiamo chiesto alla Polizia Municipale se e come procedessero i controlli, senza ottenere risposte.
Infine ci siamo rivolti all’ufficio legale della nostra associazione e, il 6 e 7 Febbraio 2019, abbiamo consegnato, in Procura ed al gruppo Forestale dei Carabinieri, un esposto perché fosse fatta chiarezza sulla legalità di quell’insediamento e perché venissero intraprese le doverose azioni giudiziarie.
Oggi apprendiamo che già il 22 Febbraio di quest’anno la Polizia Locale era intervenuta con un sequestro probatorio di una piccola parte dell’area; quasi un anno dopo la nostra prima segnalazione, senza però bloccarne l’attività.
Quando cittadini, associazioni, istituzioni e magistratura collaborano, sinergicamente, si ottiene un efficace il “contrasto all’illegalità” sul territorio.
Questo rimessaggio per autocarri pesanti avrebbe potuto creare pesanti danni ambientali quali: inquinamento da idrocarburi del suolo e delle falde acquifere, inquinamento atmosferico e acustico da parte degli automezzi, insicurezza stradale viste le ridotte dimensioni di via della Offelera e del suo incrocio su via Adda.
I documenti di pianificazione territoriale di Comune e Provincia prevedono, per tutto il settore sud-est di Monza, un’ampia area non urbanizzata e destinata all’agricoltura. Le prospettive ambientali sono quelle di realizzare un ampio parco agricolo fino al Parco INCREA di Brugherio. Nella speranza che il sequestro diventi definitivo, ci auguriamo che le attività svolte finora non abbiano compromesso le qualità del suolo, indispensabile per realizzare questo obiettivo.
Monza: 26.05.2019