Quest’anno la Festa dell’Albero, tradizionale appuntamento autunnale di Legambiente, è stata molto speciale.

Tutto è cominciato in settembre, quando i ragazzi del negozio Anthem hanno chiamato il nostro circolo per proporci di sostenere una loro iniziativa, una nuova collezione di T-shirt e felpe improntata alla tutela dell’ambiente, che avrebbero presentato con una festa green in settembre nel negozio di Monza (che ora si è spostato a Bologna).

In cambio della nostra presenza, di persona e come logo e partner, ci avrebbero donato una parte del ricavato della giornata.

E così è stato. E anzi l’iniziativa ha riscosso un bel successo.

festa albero1Il nostro circolo ha deciso di devolvere tutto il ricavato per comperare un bell’albero e piantarlo in una scuola, con l’aiuto dei ragazzi di Fridays For Future.

Ci sarebbe così stata l’occasione di festeggiare tutti insieme, e soprattutto un albero è qualcosa che resta, che cresce, che dura, che darà ombra e ristoro a chi viene dopo di noi.

Così eccoci tutti lì, giovedì 28 novembre, nel giardino condiviso dalle scuole Frisi, Mosè Bianchi ed Hesemberger, alla presenza dei dirigenti, insegnanti e studenti delle tre scuole, dei rappresentanti di FridaysForFuture, dei ragazzi di Anthem, e del nostro circolo.

La buca era già pronta, scavata poco prima nella terra morbida e viva, l’albero era là vicino, due parole di ringraziamenti e poi via, le sapienti mani del giardiniere hanno posizionato l’albero, riempito con la terra i vuoti rimasti e con gesti di grande cura, rimboccato la base del tronco.

festa albero3L’albero scelto è un liquidambar, che in autunno si colora di gialli e rossi sgargianti e si orna di bacche sui rami ormai spogli.

Che bello piantare un albero, che bello toccare con mano la terra ed il tronco e le foglie, entrare in contatto con la natura, risvegliare la nostra innata biofilia!

festa albero4Non dimentichiamoci che anche noi siamo Natura: solo così, solo se sapremo ricordarci, nelle azioni di ogni giorno, di chi siamo, riusciremo a salvare la Natura e noi stessi.

E l’albero di Anthem starà lì negli anni futuri a ricordacelo sempre!