Ormai è chiara e riconosciuta l’importanza che gli alberi rivestono per la lotta al cambiamento climatico e per la qualità dell’ambiente nelle città.


Ciononostante, qualche giorno fa a Triante sono stati abbattuti alcuni alberi maestosi, in un giardino privato dove si trovavano da più di 50 anni. Al loro posto verranno costruiti nuovi edifici residenziali. Ma i benefici che sono stati perduti con l’abbattimento degli alberi non riguardano solo i residenti del giardino privato o della zona. Riguardano tutta la città. Riguardano tutti noi.
E questo episodio è solo l’ultimo di tanti che abbiamo visto accadere o che ci sono stati segnalati dai cittadini di Monza.


Noi di Legambiente crediamo che gli alberi adulti, sani e imponenti debbano essere tutelati, e che prima di abbatterli si debbano cercare soluzioni alternative. Non quelle semplici e sbrigative di piantumare alberelli in un’altra zona della città. Non solo perché i benefici non sono immediati, e la crescita degli alberi richiede un certo tempo, ma anche perché quello che si è perso in una certa zona non si recupera da un’altra.


Quello che chiediamo, e che crediamo tutti i cittadini di Monza chiederebbero con noi se avessero voce in capitolo, è che l’Assessore all’Ambiente recepisca e metta in atto il Regolamento del verde privato, come dalla Legge Nazionale 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”. Una legge che riconosce l’importante ruolo che il verde, e gli alberi in particolar modo, riveste nel controllo delle emissioni, nella protezione del suolo, nel miglioramento della qualità dell’aria, del microclima e della vivibilità delle città. Senza dimenticare il contributo fornito dal mondo vegetale per la realizzazione di corridoi ecologici e al miglioramento della biodiversità del territorio.
Ricordiamo anche che nel luglio 2019 la Giunta Comunale ha approvato l’adesione di Monza al manifesto del «Green City Network»: una dichiarazione in 10 punti per l’adattamento delle città ai cambiamenti climatici, dove il punto 6 “PUNTARE DI PIÙ SULLE SOLUZIONI BASATE SULLA NATURA” è tutto centrato sulla importanza delle alberature stradali, i giardini pubblici e privati, i parchi, i tetti e le pareti verdi, gli orti e le aree agricole periurbane. 


È importante ricordare che il verde privato a Monza è quantitativamente e qualitativamente molto importante. Come emerge dal rapporto Ecosistema Urbano, Monza ha 17 alberi per 100 abitanti (nella classifica generale delle città italiane si trova a metà), ma il conteggio comprende gli alberi del parco. Se lo esclude, il patrimonio di verde pubblico diventa veramente irrisorio, e questo impone che il verde privato vada tutelato e rispettato con grande cura e attenzione.
Girando per la città si intravedono nei giardini privati alberi maestosi di grande pregio, che potrebbero essere inseriti a pieno titolo nell’elenco degli alberi monumentali. Un esempio fra tutti sono quelli all’interno dell’area del Buon Pastore. Peccato che questo elenco, il Censimento degli alberi monumentali, anch’esso previsto dalla legge, a Monza non esista. 


Se poi l’amministrazione ci rispondesse che ci vogliono risorse per realizzare i regolamenti e per gestirli, ne siamo consapevoli. Ma non potrebbe essere un modo per creare nuovi posti di lavoro, utili alla comunità nel suo insieme e pronti ad affrontare un futuro in cui l’ambiente non sarà più un ingombro di cui si è costretti a tener conto, ma la fonte vera del nostro vivere? Stiamo andando un po’ avanti, certo. Ma è sulla visione del futuro che si costruisce il presente. E per avere un futuro, anche il presente deve essere davvero sostenibile.