Come noto, l’Amministrazione comunale ha avviato con deliberazione della Giunta n. 77 del 16 marzo 2023 l’avvio del procedimento di variante al PGT vigente finalizzata a un “consumo di suolo negativo”. Il Coordinamento di associazioni e comitati di Monza, che da anni chiede un PGT che non consumi suolo libero e verde, lunedì 12 ha inviato via pec le proprie proposte che, in sintesi, illustriamo di seguito.
Il documento, che si compone di più di 20 pagine e sottoscritto da una ventina di aderenti, è così strutturato: 1) una breve introduzione; 2) una premessa giuridica; 3) lo scenario complessivo di Monza come “Città dei parchi e dei Servizi”; 4) a partire dal PGT vigente, le richieste specifiche relative al Documento di Piano, al Piano dei Servizi (Parco e Villa reale compresi) e al Piano delle Regole
1. Nell’introduzione si ricorda che il mercato edilizio di Monza è già oggi inflazionato da 8.000 alloggi sfitti e da più di un milione di metri cubi già approvati negli ultimi 10 anni in corso di realizzazione e che potrebbero ospitare complessivamente almeno 10.000 nuovi abitanti, mentre le previsioni dell’Istat stimano che Monza, nel 2030, ne avrà 125.00, con un incremento di soli 1.000 in più da quelli attuali (123. 900).
2. La premessa giuridica cita i principi costituzionali (art. 9) di “tutela dell’ambiente, della biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle generazioni future” e che “l’iniziativa economica non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente; l’attività economica pubblica e privata può essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali” (art. 41). Il Consiglio Comunale, inoltre, ha approvato con deliberazione n. 22 del 03/04/2023 la mozione di impegno del Sindaco e della Giunta della “Dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale”. Si rammenta infine l’obbligo della redazione di una carta del Consumo di suolo così come previsto nel PTCP di MB variato in seguito alla legge regionale 31/2014 e al Piano territoriale regionale (PTR), azione finalizzata alla conservazione delle aree libere esistenti e per agire anche sulle aree di rigenerazione urbana per recuperare suolo libero.
3. Nello scenario “Monza città dei Parchi e dei Servizi” si propone di riprendere la previsione di un grande Parco di cintura urbana (Benevolo – 1993) per uno sviluppo veramente sostenibile della città, con la creazione di un “ring” verde, una cintura di spazi a parco e servizi di livello urbano, come si vedono in diverse città europee (es. Colonia), riconnesso al grande Parco Reale di Monza. Questa scelta dovrebbe essere accompagnata da una rinaturalizzazione parziale e un riuso adattivo delle aree dismesse attento all’innovazione tecnologica e non solo per funzioni residenziali e commerciali di cui siamo inflazionati, che potrebbe essere un volano per un sano rilancio della città. Inoltre risulta necessario sviluppare nuovi corridoi ecologici all’interno della città collegati con le aree libere esterne alla città stessa e gli altri parchi sovracomunali o regionali. Quindi il collegamento con il PLIS del GruBria a ovest, il Parco regionale della Valle del Lambro anche per le aree della Cascinazza (ex PLIS Medio Lambro), a est l’adesione al Parco della Cave di Brugherio fino al Parco Agricolo Nord Est (PANE). In questo quadro l’asse Stucchi-Industrie andrebbe ripensato come asse verde attrezzato per lo sport e lo spettacolo, in un contesto di riqualificazione paesaggistica di ampio respiro
4. Più nello specifico: per quanto riguarda il Documento di Piano (DdP) del PGT, a partire da quello vigente (2022), si propone di destinare a verde pubblico o a verde agricolo i sette Ambiti di Trasformazione (AT) attualmente liberi da edificazioni (circa 120.000 mq), gli 8 Ambiti Compatibili con le Trasformazioni (AcT) che oggi prevedono di consumare suolo per circa 470.000 mq. Negli altri AT si chiede di ridurre l’indice di edificabilità del 50% con la previsione di edilizia convenzionata e che il 40-50% della superficie delle aree dismesse sia reso permeabile e destinato a verde urbano. Si propone che per la selezione dei PA e dei titoli edilizi diretti venga indetto apposto bando pubblico annuale o biennale che definisca i criteri di scelta territoriale dell’interesse pubblico e quindi redatta una graduatoria delle richieste pervenute e di quelle accolte. Si chiede poi che la cessione esterna di aree (AfT) di alcuni AT venga eliminata dalla relativa scheda del DdP (in quanto legame univoco) e quelle aree libere esterne vengano confermate invece nel Piano delle Regole con una destinazione Agricola o a Verde nel Piano dei Servizi. Si chiede poi che Il recupero di edifici abbandonati e degradati, che comportino pericolo per la salute e la sicurezza e il decoro urbano nonché situazioni di degrado ambientale e sociale, costituisca attività di pubblica utilità e di interesse generale. Qualora il proprietario non le mantenga in buono stato, lo stesso sarà obbligato a demolirli su motivata richiesta del Comune (es. Milano).
Per quanto riguarda il Piano dei Servizi si chiede di ridurre l’indice di perequazione da 0,20 mq/mq a 0,03 mc/mq (0,01 mq/mq), assimilandolo a quello delle aree agricole, come previsto dalla Legge urbanistica regionale 12/2005 e come lo sono in origine. Per quanto riguarda la Villa e il Parco di Monza nel Piano dei Servizi (zona centro storico e parco territoriale) si considera l’attuale Masterplan del tutto inadeguato in quanto non si tratta di un piano urbanistico, ma di semplice indirizzo generico. Pertanto si propone subordinare gli interventi a un Piano particolareggiato (previsto dalla legge 1150/42) che abbia come finalità il suo restauro filologico a partire dal PRG di Benevolo del 1997 e stabilisca con precisione gli interventi che si possono fare e quelli non ammessi, sia negli edifici sia su tutte le aree libere del Parco.
Per quanto riguarda il Piano delle Regole, si chiede che le aree C – Comparti residenziali di completamento – piccole aree interstiziali finora inedificate sparse in diverse zone della Città, vengano riclassificate a verde di quartiere (circa 70.000 mq). Si chiede inoltre che per tutte le aree D (produttive) finora non edificate poste lungo v.le Industrie e tra via Stucchi e via Adda venga ripristinata la destinazione a verde agricolo (aree E del PdR) e inserite nelle Rete ecologica comunale e negli Ambiti Agricoli Strategici del PTCP di MB. Infine una particolare attenzione è stata posta agli edifici storico – testimoniali che, con l’attuale normativa del PGT vigente, rischiano di essere totalmente demoliti e poi ricostruiti. Se ne chiede invece la massima tutela e conservazione.
In definitiva si chiede che tutte le aree libere da edificazioni non attuate presenti nel Piano vengano destinate a Verde o a Zona agricola. Questo al fine di rispettare quanto dichiarato nel Programma elettorale del Sindaco Pilotto e poi deliberato con il Programma di mandato dal Consiglio comunale (CC 47/2022), relativamente alla approvazione di un PGT “a consumo di suolo negativo”.
Il Coordinamento auspica che le proposte vengano attentamente valutate e quindi accolte. Resta disponibile per eventuali chiarimenti anche attraverso la formazione di tavoli di confronto con l’AC, tavoli promessi e finora non attivati.
IL COORDINAMENTO DI COMITATI E ASSOCIAZIONI DI MONZA
Legambiente Circolo di Monza – CCR: gruppo Ambiente e territorio – Comitato Aria Pulita Monza – Comitato via Blandoria – Comitati per il Parco A. Cederna – Comitato La Villa Reale è anche mia – Comitato quartiere Sant’Albino – Comitato quartiere San Donato Regina Pacis – Comitato via Boito Monteverdi – Comitato Ospedale Umberto 1° – Comitato Triante – Comitato Pro Buon Pastore – Comitato salvaguardia Buon Pastore – Comitato Bastacemento – Presidio ex Macello – Comitato San Fruttuoso Bene Comune – Comitato di via Gallarana – Comitato Viale Lombardia 246 – Comitato antimafia MB Peppino Impastato.
Monza, 16 giugno 2023
Le proposte del Coordinamento delle associazioni e dei comitati di Monza: