L’Amministrazione comunale di Monza ha in corso una variante del PGT (Piano di Governo del Territorio) e i comitati cittadini, anche con il contributo del nostro circolo, hanno espresso il loro parere, consegnando specifiche osservazioni al Comune.

Noi di Legambiente pensiamo che anche questa variante urbanistica vada inquadrata nell’ottica del cambiamento climatico, che è ormai una realtà che ogni città e ognuno di noi deve affrontare. L’emergenza È ORA.Per reagire e affrontare il cambiamento climatico le città devono promuovere il verde in ogni sua forma, promuovere una mobilità sostenibile, azzerare il consumo di suolo libero, edificare solo nel caso ne sia dimostrato il reale fabbisogno.

Monza ha aderito al Green City Network, e fa parte di una provincia che si sta ufficialmente impegnando a ridurre il consumo di suolo del 25-30%. È una città ricca di storia e di monumenti, e ha un parco di grandi dimensioni e grande bellezza. È una città il cui numero di abitanti è stabile da tempo (40 anni).

Ci sembra che con queste premesse, invece di pensare di costruire nuovi edifici residenziali (che per loro natura generano traffico e inquinamento) bisognerebbe concentrarsi sulla salvaguardia delle aree storiche come quella del Buon Pastore e dell’ex Feltrificio Scotti, sulla cintura verde urbana attraverso i PLIS (Parchi di Interesse Sovracomunale) come il GruBria (Parco Grugnotorto e Brianza), sul recupero delle aree dismesse per renderle anche verdi e utilizzabili da tutti i cittadini.Dopo la pandemia non sappiamo che mondo ci aspetta, ma è probabile che viaggeremo meno, molti di noi lavoreranno da casa, e le città saranno vissute in modo diverso.

Perché non cominciare da subito a rendere Monza una città davvero Green, davvero vivibile, davvero sostenibile? Siamo sicuri che i cittadini ne sarebbero più che felici. Quindi appoggiateci nelle nostre battaglie, firmate le petizioni e seguiteci.