Uno dei nostri volontari del Circolo di Monza ha partecipato quest’anno al Campo di Volontariato organizzato da Legambiente a Lampedusa. Le foto raccontano di un luogo incantevole e le parole del volontario testimoniano una esperienza bellissima:

“Sono Alessandro Mauri, ho 22 anni e sono volontario del Circolo Legambiente “A.Langer” di Monza.
Per la prima volta ho partecipato a un campo di volontariato, organizzato da Legambiente a Lampedusa per proteggere le aree di nidificazione sull’isola della tartaruga marina Caretta Caretta.

Lampedusa – il porto


Un’esperienza bellissima perché, oltre allo svolgimento delle effettive attività di volontariato (dopo un breve corso di formazione iniziale, che si tiene il primo giorno) si vive in modo comunitario, in campeggio, insieme ai responsabili del campo e ai propri compagni di turno.
Le attività lavorative sono limitate alla Riserva naturale orientata “Isola di Lampedusa”: in particolare, si opera all’interno di una delle spiagge più belle del mondo, la Spiaggia dei Conigli, scelta anche dalle tartarughe del Mediterraneo per deporre le proprie uova.
Qui hanno luogo, per l’intera durata dei 10 giorni di turno, diverse attività: controllo e contingentamento degli accessi congiuntamente con il personale della Riserva; pulizia, informazione e sensibilizzazione sulla Riserva, sul ruolo di Legambiente nella tutela dell’area e della sua flora/fauna autoctona e sui nidi di tartaruga presenti nell’area. I turni di lavoro seguono gli orari di apertura della Spiaggia dei Conigli, ovvero 8.30-13.30 e 14.30-19.30; conseguentemente, vi saranno sempre delle ore libere in cui ci si potrà dedicare, insieme ai propri compagni di turno, alla scoperta dell’isola e delle sue storie e bellezze. In caso vi siano abbastanza volontari, inoltre, si procede anche al controllo notturno degli accessi, proibiti dopo le 19.30 per tutelare la possibilità di nidificazione delle tartarughe marine e, in periodo di schiusa delle uova, anche la nascita dei piccoli in tranquillità.


In generale, l’esperienza è faticosa, sì, ma estremamente gratificante. Il poter aiutare Legambiente in una realtà così affascinante sotto tantissimi punti di vista (ambientale, faunistico, paesaggistico, storico-culturale…) è una cosa unica: la sensazione di star contribuendo alla protezione di un ecosistema così vario dalle complicazioni del turismo di massa è impagabile. Da un altro punto di vista, poi, anche la vita in campeggio è un’esperienza a sé: ho visto ragazzi, provenienti da tutta Italia, appena usciti dalle superiori mettersi in gioco e imparare le regole dello stare in comunità con tutta l’umiltà possibile; ho visto persone decisamente più avanti con gli anni mettere a disposizione la propria sensibilità e la propria esperienza, pazientando e interagendo in maniera positiva; ho visto i responsabili del campo essere sempre maturi ed a disposizione del prossimo, accorti ed inclusivi in ogni situazione, gentili e simpatici in qualsiasi interazione possibile, senza mai far trasparire autorità “convenzionale”.


Il vivere insieme in questo modo si sposa perfettamente con il tipo di attività che si è chiamati a svolgere: l’insieme di queste due sfere rende i 10 giorni a Lampedusa una vera e propria co-esistenza con l’Isola e chi vi si trova.
Lo consiglio quindi per chiunque voglia aiutare, divertirsi, crescere e rimanere costantemente affascinato allo stesso tempo.”