Un nostro volontario è stato all’incontro del 28 febbraio a Prima’Alpe, per il progetto Cammina Foreste Urbane.

Ci racconta: l’incontro era dedicato a pensare e progettare Cammina Foreste Urbane di quest’anno, escursioni alla scoperta delle Foreste Urbane lombarde, uno spunto per discutere sulle “politiche e sui progetti per gestire i sistemi verdi e migliorare la resilienza delle città ai cambiamenti climatici”. Mentre l’edizione del 2020 era stata rimandata, quest’anno i rappresentanti dei circoli di diversi Comuni lombardi sono riusciti a riunirsi al rifugio di Prim’Alpe per un confronto delle esperienze e iniziative, insieme a Marzio Marzorati, Presidente del Parco Nord Milano e Responsabile del centro di educazione ambientale di Prim’Alpe. Per il circolo di Monza c’eravamo io, Edoardo, e Martina.

Dal confronto sono emerse problematiche a livello locale, tra cui gli accumuli di rifiuti dispersi che interessano ampie zone di città giudicate “ammalorate” e il taglio di alberi, con conseguente rischio del consumo di suolo. Emergono, poi, progetti di costruzione di sempre più centri commerciali, già presenti nel territorio, con problemi di traffico e urbanizzazione massiva, senza considerare i problemi annessi, come le isole di calore urbano e l’inquinamento dell’aria. Non è mancata all’appello, poi, la richiesta di inclusione di alcune aree di Monza al parco Grubria da parte del nostro circolo, per il quale abbiamo manifestato un anno or sono.

Oltre a questi argomenti, si è discusso delle future iniziative a favore della valorizzazione delle aree verdi, in conformità alle norme per l’emergenza attuale, come percorsi all’aperto, a piedi o in bici, in collaborazione coi gruppi di cammino locali. Inoltre, si è parlato di lanciare un appello ai sindaci contro il degrado urbano, con particolare riferimento alle periferie e alla cura della rete stradale, senza esimere ogni cittadino al rispetto delle semplici regole di convivenza in questo contesto.Di certo non è facile organizzare iniziative, ma deve comunque permanere il legame verso il territorio in cui viviamo, osservando ciò che ci circonda e agire, per quanto possibile, con un rinnovato spirito di cooperazione.